FOLLETTO DEL BOSCO IO NON TI CONOSCO,
PATATE E VERDURA UGUALE TORTURA!
DI CERTO FAN MALE E VO IN OSPEDALE...
NO, NO, NON LE ASSAGGIO, IO MANGIO FORMAGGIO,
PANINI IMBOTTITI E SUPER CONDITI
FOLLETTO DEL BOSCO IO NON TI CONOSCO,
PATATE E VERDURA UGUALE TORTURA!
DI CERTO FAN MALE E VO IN OSPEDALE...
NO, NO, NON LE ASSAGGIO, IO MANGIO FORMAGGIO,
PANINI IMBOTTITI E SUPER CONDITI
FOLLETTO DEL BOSCO IO NON TI CONOSCO,
PATATE E VERDURA UGUALE TORTURA!
DI CERTO FAN MALE E VO IN OSPEDALE...
NO, NO , NON LE ASSAGGIO, IO MANGIO FORMAGGIO,
PANINI IMBOTTITI E SUPER CONDITI
E POI CARAMELLE, DOLCIUMI E CIAMBELLE,
TORTE COLORATE, PATATE IMBUSTATE
E BEI BICCHIERONI DI COLE GASSATE.
OHI, OHI CHE DOLORE GUARDAR LA BILANCIA,
CHIAMATE IL DOTTORE, HO UN GRAN MAL DI PANCIA!
VIVE DA SEMPRE NEL CONTINENTE AFRICANO
E IL SUO MIGLIORE AMICO E' UN GABBIANO.
TRASCORRE TUTTO IL GIORNO A PESCARE
E DI NOTTE DEVE VIGILARE.
LA LUCE DEL SUO FARO GIRA IN TONDO,
GUIDA LE NAVI NEL BUIO PROFONDO.
VIVE DA SEMPRE NEL CONTINENTE AFRICANO
E IL SUO MIGLIORE AMICO E' UN GABBIANO.
TRASCORRE TUTTO IL GIORNO A PESCARE
E DI NOTTE DEVE VIGILARE.
LA LUCE DEL SUO FARO GIRA IN TONDO,
GUIDA LE NAVI NEL BUIO PROFONDO.
SI CHIAMA ZEFRI, VE LO PRESENTO,
FA IL GUARDIANO ED E' SEMPRE ATTENTO.
ATTENTO A CHI PARTE ATTRATTO DA UN MIRAGGIO.
ATTENTO CHE LA BARCA NON FACCIA NAUFRAGIO.
GUARDANDO L'ORIZZONTE A VOLTE, PERO', AFFONDA
QUEL BARCONE DI SPERANZA E VITA, SOTTO L'ONDA.
C'era una volta una mamma e c'erano due bambine.
C'erano i pomeriggi bui e lunghi dell'inverno e tante ore da trascorrere insieme.
Nella casa in collina c'era pure una dispensa sempre fornita di uova, farina e zucchero. E due grembiuli modello piccole cuoche, regalo del papà.
A quella mamma piaceva pasticciare, forse più che alle sue figlie e con mattarelli di tutte le misure e formine di tutte le forme, c'erano sempre biscotti da cuocere, sbriciolare e sgranocchiare.
Una domenica come quella appena passata mette voglia di uscire. Perché si, la prima rondine è qui, l'ho vista! Accompagnata da un cielo azzurro azzurro che invita a sorridere alla vita e da un sole caldo e deciso che ha spalancato la finestra sul letargo invernale, il mio, obbligandomi a correre fuori per annusare la primavera. Ho pure allungato la mano per toccarla...
Una sensazione stupenda: toccare gli alberi.
Il mio centro benessere: la montagna.
GIOTTO IL LEPROTTO E' UN AGRICOLTORE E DI CAROTE E' GRAN PRODUTTORE.
CERCAVA MOGLIE IL NOSTRO IMPRENDITORE E CHIESE AIUTO ALL'AMICO BANDITORE:
-UDITE, UDITE RAGAZZE DA MARITO; QUI C'E' UN BEL GIOVANOTTO, UN OTTIMO PARTITO
CHE CERCA UNA COMPAGNA PREMUROSA, CARINA D'ASPETTO E LABORIOSA.
TUTTE LE SIGNORINE INTERESSATE DOVRANNO PRESENTARSI PREPARATE.-
GIOTTO IL LEPROTTO E' UN AGRICOLTORE E DI CAROTE E' GRAN PRODUTTORE.
CERCAVA MOGLIE IL NOSTRO IMPRENDITORE E CHIESE AIUTO ALL'AMICO BANDITORE:
-UDITE, UDITE RAGAZZE DA MARITO; QUI C'E' UN BEL GIOVANOTTO, UN OTTIMO PARTITO
CHE CERCA UNA COMPAGNA PREMUROSA, CARINA D'ASPETTO E LABORIOSA.
TUTTE LE SIGNORINE INTERESSATE DOVRANNO PRESENTARSI PREPARATE.-
IL GIORNO DOPO CI FURON PARAPIGLIA E TANTE CONIGLIETTE DI BUONA FAMIGLIA:
CAROLINA BRAVISSIMA A STIRARE, LUCIA ABILISSIMA NEL CUCINARE,
GRETA CHE SAPEVA RICAMARE E TERESA CHE AMAVA VIAGGIARE.
QUANDO FU IL MOMENTO DI CAMILLA, NEGLI OCCHI DI GIOTTO BRILLO' UNA SCINTILLA.
LEI STRAPPO' DALL'ALBERO UN RAMETTO E DISEGNO' UN BEL CERCHIO PERFETTO.
IL LEPROTTO EBBE UN TUFFO AL CUORE E CAPI' DI AVER TROVATO IL VERO AMORE.
Non riesco a immaginare un pranzo di Pasqua senza le uova.
Da diverso tempo, su richiesta delle figlie, riflettevo sulle api e come metterle nel piatto.
Gira e pensa, frulla e trita, l'idea ha preso forma quando ho rispolverato, secondo tradizione, il buono e antico quanto il mondo antipasto (sempre uguale :-)) di Pasqua, a base di uova sode.
Euforica come sempre al solo pensiero di dare vita ad un altro dei miei Foodtales, mi sono messa all'opera.
Questa ricetta-non ricetta in realtà non è fatta di dosi precise, la quantità di uova sode farcite è variata negli anni in base al numero dei commensali. Mi sono trovata quindi a gestire una quantità di ripieno che superava la capacità delle uova. Sapete cosa fa una mamma di Foodtales in questi casi? Si mette a ripensare, rifrullare e ritritare e, anziché un solo piatto, neanche fossi Madre Natura, ho dato vita pure all'ape regina!
Vi dico com'è andata a finire?
QUEL DI' CHE UN ORSETTO CROCCANTE E AFFAMATO
SI MISE A CERCARE UN PASTO ADEGUATO,
FRA BUSTE E SACCHETTI DI RISO E FARINA
BATTE' IN LUNGO E IN LARGO TUTTA LA CUCINA.
FINCHE' DAL PROFUMO INTENSO E INEBRIANTE
QUEL DI' CHE UN ORSETTO CROCCANTE E AFFAMATO
SI MISE A CERCARE UN PASTO ADEGUATO,
FRA BUSTE E SACCHETTI DI RISO E FARINA
BATTE' IN LUNGO E IN LARGO TUTTA LA CUCINA.
FINCHE' DAL PROFUMO INTENSO E INEBRIANTE
DI UNA CROSTATA SQUISITA E FUMANTE,
FU PRESTO ATTIRATO E CADENDO ALL'ISTANTE
IN UNA PIANURA CON UOVA E PROSCIUTTO,
CARCIOFI, FORMAGGIO, MA NON CERTO STRUTTO,
MANGIO' FINO QUASI A SENTIRSI SCOPPIAR
E VIDE LE STELLE NEL PIATTO BRILLAR!
Non ci sono dubbi, nulla conforta quanto una torta al cioccolato! Anche quando la Primavera fa i capricci e la fitta pioggia, in un fine settimana che prelude alla festa, mette tristezza.
Volevo preparare una torta "amica di tutti", di chi ha un ospite celiaco e non vuole ricorrere a farine speciali; una torta golosa e sana allo stesso tempo, una torta che la farina di riso rende leggera senza nulla togliere al gusto.
Non mi sbagliavo quando ho deciso di rivolgermi alla supermamma di tre principesse: Anna, Sofia e Sara che dopo il lavoro coccola le sue bambine con dolci al cioccolato di tutti i tipi e prepara fantastiche torte di compleanno per amici e colleghi.
CON QUALCHE BRIVIDO SI FA SENTIRE,
TANTA STANCHEZZA E MALUMORE,
COSI' COMINCIA AHIME' L'INFLUENZA
POI SON DOLORI E MALE ALLA PANZA!
SALE LA FEBBRE, DUOLE LA GOLA,
NIENTE LAVORO E NIENTE SCUOLA.
CON QUALCHE BRIVIDO SI FA SENTIRE,
TANTA STANCHEZZA E MALUMORE,
COSI' COMINCIA AHIME' L' INFLUENZA
POI SON DOLORI E MALE ALLA PANZA!
SALE LA FEBBRE, DUOLE LA GOLA,
NIENTE LAVORO E NIENTE SCUOLA.
TOSSE, STARNUTI O RAFFREDDORE
A POCO SERVE CHIAMARE IL DOTTORE.
SEPPUR LA TESTA CONTINUA A FAR MALE
TENERSI ALLA LARGA DALL'OSPEDALE!
MEGLIO MINESTRE DA ASSAPORARE
E TANTO RIPOSO... A CHI LO PUO' FARE!
Se non fosse il calendario a imporsi col suo 21 di Marzo, direi che è ancora prematuro parlare di nidi, di gridi, di rondini ed anche di stelle di mandorlo bianche...
La novella Primavera, ancora malinconica e assonnata, sa più d'Inverno.
Eppure l'universo ha fatto la sua parte e i pianeti si sono diligentemente allineati per l'equinozio! Con due fuori programma quest'anno: eclissi solare e pioggia di stelle cadenti a salutare l'uggiosa invernata.
La birichina Marilù adora il suo papà e ha deciso che domani lo stupirà. Armata di buone intenzioni prende carta e penna per scrivere una poesia, pensa, pensa ma ogni parola scappa via.
Allora comincia a disegnare: un occhio di qua e uno di là, il naso all'insù, ma la bocca come si fa? Neanche il disegno è il suo forte.
A volte vorrei cucinare qualcosa che incontri i desideri e le esigenze di tutti in famiglia: gli amanti della carne come il papà e la primogenita Annalisa, gli amanti della verdura, solo io naturalmente, chi deve mangiare senza glutine e chi senza lattosio (tanto per non farci mancare nulla) e infine chi ama il fritto, e allora nessuno escluso!
In questi casi a poco servono i manuali di cucina, meglio sarebbe avere una bacchetta magica!
Lungi da me qualsiasi paragone con chi ha super poteri (e mica sono la Fata Turchina!), fare queste polpette è parso proprio un incantesimo, uno di quelli con formula magica del tipo " bidibi bodibi bù ecco il piatto che volevi tu!"
IL PESCIOLINO E IL CAPODOGLIO
CONOSCO UN PESCIOLINO GIALLO E ROSSO,
CHE SI SENTIVA BRAVO A PIU' NON POSSO.
NUOTANDO FRA LE ONDE DEL MAR MOSSO,
PENSAVA DI ESSERE FORTE, UN COLOSSO.
SEMPRE ATTENTO A FARE BELLA FIGURA,
VEDEVA SOLO SE STESSO E LA SUA BRAVURA.
CONOSCO UN PESCIOLINO GIALLO E ROSSO,
CHE SI SENTIVA BRAVO A PIU' NON POSSO.
NUOTANDO FRA LE ONDE DEL MAR MOSSO,
PENSAVA DI ESSERE FORTE, UN COLOSSO.
SEMPRE ATTENTO A FARE BELLA FIGURA,
VEDEVA SOLO SE STESSO E LA SUA BRAVURA.
SEMPRE PRONTO CON CHI E' IN DIFFICOLTA',
PER OTTENERE GLORIA IN QUANTITA'.
DAI PESCI PRETENDEVA MOLTO RISPETTO,
PERCHE' SENTIVA D'ESSERE PERFETTO.
I PREGI DEGLI ALTRI ESSERI VIVENTI
ERANO PRESSAPPOCO TRASPARENTI.
DIVENNE COSI' INGOMBRANTE IL SUO ORGOGLIO,
CHE FINI' INGOIATO DA UN CAPODOGLIO!
QUANDO UN RANOCCHIO E' AFFAMATO
A CACCIA VA IN TUTTO IL PRATO,
E SE NEL PRATO POCO E' IL GUADAGNO
PRESTO SI SPOSTA VERSO LO STAGNO.