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UN PICCOLO CORVO DAL BECCO DORATO SUI RAMI DI UN FICO S'ERA POSATO
COCO ERA ESTASIATO DA QUEL FRUTTO DELICATO
E L'ACCESSO AVEA VIETATO A CHI D'ALI NON FOSSE DOTATO
SCORAGGIAVA I VISITATORI CON CARTELLI MINATORI

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SERAFINO VIVE IN UNA FATTORIA E NON GODE DI GRANDE SIMPATIA.

HA UN CARATTERE PARTICOLARE, CON TUTTI AMA GAREGGIARE.

SE IL GALLO CANTA PER SEGNARE L’ORE, LUI RIPETE CON VOCE DA TENORE.

SE LE OCHE NUOTANO NEL LAGHETTO, LUI SI TUFFA CON SALTO PERFETTO.

UN GIORNO VIDE UN PETTIROSSO INSEGUIRE UN PASSERO A PIU' NON POSSO.

ALLORA SERAFINO SCALO’ UN CIPRESSO PER ACCHIAPPAR IL PASSERO LUI STESSO.

SI LANCIO’ DIMENANDO LE ZAMPE, POVERO IL NOSTRO MAIALINO VOLANTE!

CADDE IN UN BALENO E BATTE’ IL MUSO SOPRA IL TERRENO.

GLI ANIMALI DELLA FATTORIA LO PORTARONO IN INFERMERIA.

IL SUO NASO RIMASE CONTUSO, FACENDOLO SEMBRARE UN PO’ OTTUSO.

IL LATO POSITIVO DI QUESTA STORIA E’ CHE GLI PASSO’ IL DESIDERIO DI GLORIA.

NIENTE PIU’ BRAVATE DA PRESUNTUOSO E DIVENNE UN AMICO AFFETTUOSO.

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Sono solo io che insisto con la stessa ricetta per mesi, se mi accorgo che piace a tutti e si prepara alla svelta?

C’è stato un periodo della vita in cui ho preparato frittate di riso come non mai.

Ecco, sì, oggi parliamo di loro: frittate di riso semplici, farcite e a forma di topo.

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Topo Tito chiese a Tato “al luna park ci sei mai stato?”

Topo Tato disse a Tito: “ Io non sono mai partito!

Accompagnami sono anziano, ti darò il mio parmigiano.

Passa il treno su saltiamo, così andremo dove vogliamo!”

Ebbe inizio la loro avventura, ignari ancora della sventura…

La stessa idea ebbero i gatti che su quel treno viaggiavan compatti.

Quando i topini videro salire, i loro artigli fecero uscire.

Ci fu qualche secondo di sgomento e poi il caos ebbe il sopravvento.

Urla, graffi e mazzate, teste code e zampate!

Alla fine i due topini si nascosero in dei buchini

e con tonfo sul terreno, furon presto giù dal treno.

Tito ancora un po’ stordito: ”tutto a posto caro amico?”

 Tato tutto ammaccato: “il pericolo è scampato ma ahimè son mutilatoooo!”

I topini sui musetti non avean più i baffetti!

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In mezzo ai fiori di zucca, ai peperoni, ai pomodori e alle pesche, mi è sembrato di vedere un gatto.

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Ispirata dalla storia di Wonder comincio il nuovo anno con un piatto che ha come ingrediente principale la diversità. Un tema classico che torna continuamente alla ribalta perché genera episodi di discriminazione e di violenza.  

Wonder è un libro, diventato un film, che racconta la storia di un bambino affetto da una rara malattia che gli ha reso il viso deforme. Dopo una serie di interventi chirurgici il bambino comincia a frequentare la scuola e deve affrontare il mondo dei “non diversi”, un mondo fatto di pregiudizi perché nel pensare comune la diversità ha un’accezione negativa, quello che non si conosce fa paura e quindi viene rifiutato.

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Toccare le stelle era il mio sogno di bambina, acciuffarne almeno una da custodire in un barattolo.

Poi ho conosciuto Bobo l'uomo cannone e le stelle sono arrivate nel piatto...

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Una piccola ospite è venuta ad assaggiare il mio basilico. L’ho fotografata mentre era intenta a sgranocchiare una foglia. Quasi quasi direi che stava sorridendo. Si chiama Orietta e …

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ORIETTA LA CAVALLETTA

A COGLIERE PETALI UNA CAVALLETTA,

ANDO’ DI BUON ORA PERCHE’ AVEVA FRETTA.

LA VIDI SU UN FIORE E POI NIENTE PIU’

PERCHE’ LEI SGAMBETTA E ZUMPETEZU’.

HA LUNGHE LE ZAMPE CHE SONO DI MOLLA,

HA DUE ANTENNINE FISSATE CON COLLA.

DI VERDE E’ VESTITA ED E’ SAPORITA,

LO DICE IL RANOCCHIO CHE L’HA MAGIATA

MA PURE IL CINESE … CHE L’HA CUCINATA!

 

 

 

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PINOCCHIO IL RANOCCHIO

 

Specchio, specchio delle mie brame, chi è il ranocchio più bello del reame?

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SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI E’ IL RANOCCHIO PIU’ BELLO DEL REAME?”

OGNI MATTINA PINOCCHIO IL RANOCCHIO, L’ENIGMA PONEVA STANDO IN GINOCCHIO,

IN RIVA ALLO STAGNO VERDE PISTACCHIO, SCRUTAVA CURIOSO TENDENDO L’ORECCHIO.

BELLO, SEI BELLO, PICCOLO RANOCCHIO MA CRESCERE DEVI, SEI ANCORA UN MARMOCCHIO!

AL COMPIMENTO DELLA MAGGIORE ETA’ TROVERAI CERTAMENTE LA DOLCE META”

IL NOSTRO RANOCCHIO FELICE E CONTENTO ALLA RICERCA DI UN FIDANZAMENTO

PER LAGHI E PER FIUMI SI MISE A VAGAR, GIUNGENDO PERFINO ALLA CORTE DELLO ZAR.

SUL COCCHIO REALE VIAGGIAVA UNA RANA, UNA ZARINA DI NOME TATJANA.

PINOCCHIO IL RANOCCHIO NE FU AFFASCINATO, PERSE I SENSI E PURE IL FIATO!

LO SVENIMENTO CREO’ CONFUSIONE, ACCORSE TATJANA IN AGITAZIONE.

A QUEL RANOCCHIO ADDORMENTATO, DIEDE UN BACIO PROLUNGATO.

UN BACIO SPECIALE, UN BACIO INCANTATO... DIVENNE COSI' IL SUO PRINCIPE AMATO!

 

La filastrocca è tratta da "Filastrocche a tavola"  di E. Minniti, edizioni LA RONDINE.

 

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Sono completamente e irrimediabilmente in ritardo. Questo post, rinviato per giorni e giorni e a ricordarmelo, la replica dell’altra sera di una puntata di Ulisse, condotta da Alberto Angela e dedicata al Museo Egizio di Torino.

L’abbiamo seguita tutta d’un fiato. La maestria di Angela ci ha fatto rivivere l’emozione grande della visita al museo, poco più di un mese fa.

Torino era già nei nostri piani e abbiamo deciso di partire per seguire “Filastrocche a tavola” al Salone del libro. Proprio come si fa per un figlio quando è chiamato ad esibirsi in una recita scolastica o in un saggio. Non potevamo non supportare il  nostro libro nel suo debutto torinese e dunque lo staff/famiglia al completo si è mosso alla volta di Torino.

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La giornata è cominciata con un regalo inaspettato. Un cuore luccicante e un biglietto arancione lasciato sul computer.

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E’ il mio primo libro e lo presento domani alle 18 a Soverato (Cz).

Se siete da quelle parti, vi aspetto. Anzi no.Vi aspettiamo!

Ci sarà l’editore, ci sarò io, ci sarà la Dott.ssa Carla Cosco, psicologa e psicoterapeuta che ha curato la prefazione di Filastrocche a tavola. Saremo lieti di guidarvi in un viaggio tridimensionale attraverso i Foodtales, dove cibo, emozioni e convivialità si incontrano.

Così ne hanno parlato alcuni giornali locali:

 

Sabato 16 aprile alle 18.00 all’Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato verrà presentato   il libro  “Filastrocche a tavola”, Ed.  La Rondine,  che rappresenta  l’esordio letterario  della soveratese Enza Minniti. Accanto all’autrice troveremo la dott.ssa Carla Cosco,  che ha curato la presentazione del volume, e l’editore Gianluca Lucia. “Filastrocche a tavola “ è un coloratissimo testo  di 46 pagine, impreziosito da bellissime immagini,  che fa comprendere che gustare il cibo non è solo un fatto di pancia. L’opera  è  divisa per colore  in quattro sezioni: Foodtalles di terra ( verde);  i Foodtales di mare ( azzurro); i Foodtales di aria ( giallo); e Foodtales di fantasia ( rosa). Dopo la diagnosi di celiachia della primogenita, quando cucinare e mangiare stava diventando un problema, l’autrice Enza Minniti ha deciso di reinventare il momento del pasto. Le sue filastrocche, infatti,  hanno una marcia in più, forse sarà per i simpatici “ Foodtales” e la loro anima. Del resto il sottotitolo del volume: “ Cibo in 3d”, ci invita ad indossare gli occhiali speciali e ci catapulta in un mondo parallelo  in compagnia dei “Foodtalets”. Il pranzo quotidiano si veste di mille colori e diventa un momento di intrattenimento tra genitori e figli, una parentesi gioiosa che rende ancora più bello lo stare insieme e condividere con mille personaggi, uno diverso ogni giorno, questa  gaiezza. Ogni giorno il momento del pranzo è atteso con impazienza, chi ci sarà oggi? Chi busserà alla nostra porta? Forse  la chioccia Fabrizia col suo pulcino, o Giotto il leprotto,oppure Serafino maialino o ancora Emilio gatto un po’ matto o ancora Pinocchio il ranocchio…

Consiglio: un libro da leggere per mamme e bambini!

 

 

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Per saperne di più cliccate qui: Filastrocche a tavola... il libro!

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Il viaggio virtuale dei Foodtales continua sulla carta stampata (Recensione sul BLOG "Mamma Pret a Porter").

Ebbene sì, mi pare ancora strano e ho faticato a figurarmelo finché non l’ho avuto in mano. Perché il blog è il blog, mentre il libro è una cosa reale, da toccare, sfogliare, annusare, e per quelle antiche come me, ha un fascino particolare, una capacità tutta sua di coinvolgere, è lì pronto per essere usato, ti invita, non si spegne mai, vive di luce propria.

E’ uscito da pochi giorni e si intitola “Filastrocche a tavola. Cibo in 3D” edito da La Rondine.

In copertina ammiccano le facce di cibo, un assaggio di alcuni personaggi che popolano le pagine.

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Il blog compie un anno! Sono in ritardo e per questo ve lo dico con una lumaca.

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