Avevo in mente la torta di fichi del signor Franco quando ho preparato la mia prima crostata di fichi.
Avevo in mente la torta di fichi del signor Franco quando ho preparato la mia prima crostata di fichi.
Se il buon giorno si vede dal mattino, non fu proprio così per un pulcino.
Schiusosi il guscio, fece un saltello e cinguettò beato come un uccello.
Mamma chioccia preoccupata andò dal medico in giornata
e il responso del dottore suscitò grande stupore:
-Ha corde vocali da usignolo e quanto prima spiccherà il volo .-
La povera gallina si sentì spiazzata: alla diversità non era abituata.
Avere certe doti in un pollaio procura solamente un grosso guaio.
Il rischio è di essere emarginato, preso in giro o addirittura scacciato.
Intanto si era diffusa la notizia e le galline convocarono Fabrizia.
Lei fece un’arringa straordinaria che lasciò tutti col becco per aria:
-Ma ci pensate alla grande fortuna che il cielo ha mandato ad ognuna?
Essere allietate durante la cova, ditemi un po’ se non giova?
Faremo arricchire il fattore scovando uova a tutte le ore!-
Il gallo, che fino ad allora avea taciuto, volto al pulcino disse: -Benvenuto!-
Toccare le stelle era il mio sogno di bambina, acciuffarne almeno una da custodire in un barattolo.
Poi ho conosciuto Bobo l'uomo cannone e le stelle sono arrivate nel piatto...
CONOSCI BOBO L'UOMO CANNONE
CHE MANGIA SOLO PROSCIUTTO E MELONE?
IN UN CIRCO E' ARRUOLATO
E COME UN PROIETTILE LO HANNO SPARATO.
VOLA VELOCE FINO ALLE STELLE
E TUTTI RIDONO A CREPAPELLE.
QUANDO ARRIVA AGRANDE ALTEZZA
ALLA LUNA FA UNA CAREZZA.
LEI RICAMBIA CON AFFETTO
E GLI DONA UN BEL PACCHETTO:
"AI BAMBINI DEVI PORTARE
TANTE STELLE DA MANGIARE".
Una piccola ospite è venuta ad assaggiare il mio basilico. L’ho fotografata mentre era intenta a sgranocchiare una foglia. Quasi quasi direi che stava sorridendo. Si chiama Orietta e …
ORIETTA LA CAVALLETTA
A COGLIERE PETALI UNA CAVALLETTA,
ANDO’ DI BUON ORA PERCHE’ AVEVA FRETTA.
LA VIDI SU UN FIORE E POI NIENTE PIU’
PERCHE’ LEI SGAMBETTA E ZUMPETEZU’.
HA LUNGHE LE ZAMPE CHE SONO DI MOLLA,
HA DUE ANTENNINE FISSATE CON COLLA.
DI VERDE E’ VESTITA ED E’ SAPORITA,
LO DICE IL RANOCCHIO CHE L’HA MAGIATA
MA PURE IL CINESE … CHE L’HA CUCINATA!
“SPECCHIO, SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI E’ IL RANOCCHIO PIU’ BELLO DEL REAME?”
OGNI MATTINA PINOCCHIO IL RANOCCHIO, L’ENIGMA PONEVA STANDO IN GINOCCHIO,
IN RIVA ALLO STAGNO VERDE PISTACCHIO, SCRUTAVA CURIOSO TENDENDO L’ORECCHIO.
“BELLO, SEI BELLO, PICCOLO RANOCCHIO MA CRESCERE DEVI, SEI ANCORA UN MARMOCCHIO!
AL COMPIMENTO DELLA MAGGIORE ETA’ TROVERAI CERTAMENTE LA DOLCE META”
IL NOSTRO RANOCCHIO FELICE E CONTENTO ALLA RICERCA DI UN FIDANZAMENTO
PER LAGHI E PER FIUMI SI MISE A VAGAR, GIUNGENDO PERFINO ALLA CORTE DELLO ZAR.
SUL COCCHIO REALE VIAGGIAVA UNA RANA, UNA ZARINA DI NOME TATJANA.
PINOCCHIO IL RANOCCHIO NE FU AFFASCINATO, PERSE I SENSI E PURE IL FIATO!
LO SVENIMENTO CREO’ CONFUSIONE, ACCORSE TATJANA IN AGITAZIONE.
A QUEL RANOCCHIO ADDORMENTATO, DIEDE UN BACIO PROLUNGATO.
UN BACIO SPECIALE, UN BACIO INCANTATO... DIVENNE COSI' IL SUO PRINCIPE AMATO!
La filastrocca è tratta da "Filastrocche a tavola" di E. Minniti, edizioni LA RONDINE.
C'ERA UNA VOLTA E C'E' SEMPRE STATO
UN LUOGO FANTASTICO CHE VA INNAFFIATO
DOVE GLI ORTAGGI CRESCONO IN FRETTA
RASTRELLO, SEMENTI E UNA PALETTA
C’ERA UNA VOLTA E OGGI C'E' ANCORA
DI BUFFI GNOMI E' LA DIMORA
COME SI CHIAMA LO SAI PURE TU
DI MELANZANE VIVON TRIBU'
E' CARNEVALE NELLA FORESTA E GLI ANIMALI DANZANO A FESTA
TUTTI INSIEME MASCHERATI NON SI FANNO PIU' GLI AGGUATI.
ARRIVA RUGGENDO RE LEONE TRAVESTITO DA PANTALONE,
BALLA IL LEONE CON LA GAZZELLA CHE INDOSSA IL COSTUME DI PULCINELLA.
C'E' LA GIRAFFA MOLTO ASSETATA CHE BEVE A SORSI LA SUA ARANCIATA.
UN PO' IN DISPARTE STA UN TOPOLINO CON I COLORI DI ARLECCHINO,
L'ACCOMPAGNA UNA TOPINA PROPRIO UGUALE A COLOMBINA.
E' PACE FATTA PER TUTTA LA NOTTE, MA AL MATTINO RIPRENDON LE LOTTE!
SI RANNICCHIA LA CASTAGNA
DENTRO IL RICCIO NON SI BAGNA.
QUANDO PASSA SAN MARTINO
CON UN BUON BICCHIER DI VINO,
NON VUOL STARE PIU' NASCOSTA
E FESTEGGIA CALDARROSTA.
NELLE CASE VIEN BOLLITA,
NELLE STRADE E' ABBRUSTOLITA.
VA LA MAMMA COL BAMBINO
CHE VUOL FARE UNO SPUNTINO,
VA IL PASSANTE INFREDDOLITO,
VA LA MOGLIE COL MARITO.
TUTTI VOGLION QUEL CARTOCCIO
CHE ALL'AUTUNNO E' UN BUON APPROCCIO.
MAGIA, MAGIA LENTICCHIA VAI VIA!
SEDANO FILOSO, ARTIGLIO GRAFFIANTE
PIUMA D'UCCELLO, CIPOLLA PUZZOLENTE
OCCHIO DI CIVETTA, CAROTA PUNGENTE
BECCO ADUNCO, ACQUA BOLLENTE
SPARISCI LENTICCHIA IMPERTINENTE!
PUF! CROC! GULP!
e fu così che la lenticchia mai sparì...
giurin giuretta è una formula perfetta!