Faccia da EXPO ;-D

Una domenica come quella appena passata mette voglia di uscire. Perché si, la prima rondine è qui, l'ho vista! Accompagnata da un cielo azzurro azzurro che invita a sorridere alla vita e da un sole caldo e deciso che ha spalancato la finestra sul letargo invernale, il mio, obbligandomi a correre fuori per annusare la primavera. Ho pure allungato la mano per toccarla...

Una sensazione stupenda: toccare gli alberi.

Il mio centro benessere: la montagna.

Ho sempre avuto la netta impressione che in montagna l'appetito aumenti ahimè, ma non per tutti allo stesso modo. Non saprei dire se a stimolarlo è stato il mangiare in compagnia oppure la bontà dei prodotti che il locale dove abbiamo pranzato ci ha offerto, ma insomma, tra salumi, formaggi, funghi, pasta fresca, frittura e intingoli di tutti i colori...

I bambini invece erano più affamati di aria pulita, di verde, di fiori, hanno giocato agli esploratori, hanno dato la caccia a lupi e scoiattoli e... hanno mangiato poco e alla svelta lasciando nei piatti le crocchette di riso.

Senza fare sermoni sulla fame nel mondo, lo spreco del cibo, eccetera, tanto ci penserà l' EXPO a ricordarci tutte queste cose, ho portato le crocchette a casa.

Le ho scaldate e accompagnate con patate fritte, il gioco è fatto nasce Faccia da Expo!

Un modo per concretizzare l' EXPO sulla nostra tavola.

Per concludere in bellezza questo Foodtale voglio riportare alcuni versi di una poesia di Michel Quoist:

"... Se la goccia d'acqua dicesse: non è una goccia d'acqua che può fare il fiume

non ci sarebbe l' oceano.

Se il chicco di grano dicesse: non è un chicco di grano che può seminare il campo

non ci sarebbe il pane.

Se l'uomo dicesse: non è un gesto d'amore che può salvare l'umanità

non ci sarebbero mai né giustizia né pace, né dignità né felicità sulla terra per gli uomini.

... Come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua

Come la messe ha bisogno di ogni chicco

L' umanità ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile."