LA CHIOCCIA FABRIZIA E IL SUO PULCINO
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Se il buon giorno si vede dal mattino, non fu proprio così per un pulcino.
Schiusosi il guscio, fece un saltello e cinguettò beato come un uccello.
Mamma chioccia preoccupata andò dal medico in giornata
e il responso del dottore suscitò grande stupore:
-Ha corde vocali da usignolo e quanto prima spiccherà il volo .-
La povera gallina si sentì spiazzata: alla diversità non era abituata.
Avere certe doti in un pollaio procura solamente un grosso guaio.
Il rischio è di essere emarginato, preso in giro o addirittura scacciato.
Intanto si era diffusa la notizia e le galline convocarono Fabrizia.
Lei fece un’arringa straordinaria che lasciò tutti col becco per aria:
-Ma ci pensate alla grande fortuna che il cielo ha mandato ad ognuna?
Essere allietate durante la cova, ditemi un po’ se non giova?
Faremo arricchire il fattore scovando uova a tutte le ore!-
Il gallo, che fino ad allora avea taciuto, volto al pulcino disse: -Benvenuto!-
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