COSA SONO I FOODTALES
L’anno scorso, in una luminosa mattinata di inizio estate, ha bussato alla porta di casa mia il primo Foodtale: la Sig.ra Bigodini. La vicina di casa che nessuno si augurerebbe di avere, quella che ne sa più di te ai fornelli e nella vita e naturalmente dispensa consigli a volontà, ufh! Mentre cercavo di gestire la situazione, dalla padella dove mi accingevo a preparare i peperoni, è saltato fuori Orlando Peperon De Peperonis, nobile vegetale in pensione, ammesso che abbia mai lavorato … e avete visto dove si è sistemato? Proprio in cima, sul titolo, come compete ad uno del suo rango.
Questo è stato l’inizio di una vera e propria invasione di polpette stravaganti, topini supereroi, un paguro poeta, ecc. ecc.
Alcuni vanno e vengono dalla cucina, altri sono stati mangiati e digeriti, ma i più rompiscatole sono nella mia testa e insistono per venire fuori. Che traffico! Per favore Foodtales non spingete!
Capisco che a questo punto una domanda sorga spontanea: cosa sono insomma questi Foodtales ?
I Foodtales sono sostanzialmente una raccolta di filastrocche che narrano le vicissitudini di alcuni buffi e teneri personaggi animati. Sono illustrate attraverso semplici pietanze opportunamente decorate. Così i piatti di tutti i giorni vengono trasformati in curiose facce che prendono vita grazie alle filastrocche per poi essere consumati più allegramente.
Come sono nati? I Foodtales sono nati da motivazioni personali come dare sfogo alla fantasia, alla voglia di giocare con le parole, i suoni, i colori, le forme e gli ingredienti e intanto hanno arricchito i tempi usati per la presentazione e la consumazione dei pasti, facendoceli vivere come momenti di curiosità, sorpresa, divertimento e scambio per tutta la famiglia.
I Foodtales non hanno mai cercato di convincere le mie figlie a mangiare a tutti i costi, ma hanno certamente contribuito perché si instaurasse un rapporto piacevole col cibo, com’è stato per la figlia maggiore dopo la diagnosi di celiachia.
Come si sono evoluti? I Foodtales man mano si sono trasformati perché è entrata in gioco un’altra variabile: l’amore per gli altri … vi ricordate?
Non si trattava più di coccolare e voler bene solo alla mia famiglia, ma i Foodtales sono diventati espressione della bellezza del Creato. Ognuno di loro sottolinea quanto la natura sia meravigliosa, viva, degna del nostro apprezzamento e soprattutto del nostro rispetto. Per questo infatti i protagonisti delle filastrocche, appartenenti per lo più al mondo animale e vegetale, sono presentati come esseri umani che parlano, soffrono, si divertono, si offendono, gioiscono, si annoiano, si fanno male, ecc. ecc. Alcuni di loro, i più giudiziosi, si sono fatti piccoli paladini di valori fondamentali di cui attualmente si sente molto il bisogno: l’amore, la condivisione, l’integrazione, l’umiltà, la semplicità, l’accoglienza, ecc.ecc.
Oggi i Foodtales scalpitano, si agitano, vogliono lasciare casa, fare nuove amicizie, fare nuove esperienze, incontrare chi ha voglia di ascoltarli e crescere insieme a loro. Sentite il fermento che c’è dietro le quinte? Non posso più trattenerli e dunque auguro loro buon viaggio.