Il blog compie un anno! Sono in ritardo e per questo ve lo dico con una lumaca.
Il blog compie un anno! Sono in ritardo e per questo ve lo dico con una lumaca.
In collaborazione con Maria, blogger su Chiamati alla Speranza
Natale è anche "simbologia", evento (salvifico, per i cristiani, e non semplicemente consumistico!) collegato all'utilizzo di simboli che, con il tempo, hanno assunto quasi l'aspetto di un marchio di fabbrica per dolci, addobbi, regali. Dietro questi elementi, - ipersfruttati dal mondo del marketing - non di rado si nasconde un significato profondo, che affonda le sue radici nella Sacra Scrittura. Proprio come accade per la stella, che non è semplicemente un oggetto decorativo, ma, prima ancora, "biblico", e dunque dal sapore teologico e spirituale, rimando a una realtà ben più profonda di ciò che il segno mostra solo all'apparenza.
Ho colto l’agrifoglio per augurarvi un sereno inizio delle feste.
Una domenica come quella appena passata mette voglia di uscire. Perché si, la prima rondine è qui, l'ho vista! Accompagnata da un cielo azzurro azzurro che invita a sorridere alla vita e da un sole caldo e deciso che ha spalancato la finestra sul letargo invernale, il mio, obbligandomi a correre fuori per annusare la primavera. Ho pure allungato la mano per toccarla...
Una sensazione stupenda: toccare gli alberi.
Il mio centro benessere: la montagna.
Non riesco a immaginare un pranzo di Pasqua senza le uova.
Da diverso tempo, su richiesta delle figlie, riflettevo sulle api e come metterle nel piatto.
Gira e pensa, frulla e trita, l'idea ha preso forma quando ho rispolverato, secondo tradizione, il buono e antico quanto il mondo antipasto (sempre uguale :-)) di Pasqua, a base di uova sode.
Euforica come sempre al solo pensiero di dare vita ad un altro dei miei Foodtales, mi sono messa all'opera.
Questa ricetta-non ricetta in realtà non è fatta di dosi precise, la quantità di uova sode farcite è variata negli anni in base al numero dei commensali. Mi sono trovata quindi a gestire una quantità di ripieno che superava la capacità delle uova. Sapete cosa fa una mamma di Foodtales in questi casi? Si mette a ripensare, rifrullare e ritritare e, anziché un solo piatto, neanche fossi Madre Natura, ho dato vita pure all'ape regina!
Vi dico com'è andata a finire?